Windows 10: la fine del supporto e di un’era
Sono passati dieci anni dal lancio di Windows 10.
Eppure, molti dei nostri clienti ci dicono che sembra uscito ieri. Forse perché il 10 è da sempre un numero “perfetto”, o forse perché ci siamo semplicemente affezionati. Ma la realtà è che, con la fine del 2025, Windows 10 andrà in pensione. E guardandoci indietro, è giusto così: il mondo del 2015 era molto diverso da quello in cui viviamo oggi.
29 luglio 2015
All’uscita di Windows 10:
- L’iPhone più recente era il 6. Samsung rispondeva con il Galaxy S6.
- Netflix non era ancora arrivato in Italia. Si andava al cinema a salutare Paul Walker in Fast & Furious 7.
- In tanti cambiavano PC appositamente per installare Windows 10 e giocare a The Witcher 3.
- Facebook dominava incontrastato e Google+ (qualcuno se lo ricorda?) aveva più utenti di Instagram.
- Più della metà degli italiani non aveva mai fatto acquisti online.
- Nessuno immaginava che per qualche anno mascherine e distanziamento sarebbero diventati parte della nostra quotidianità.
Un’era diversa, per utenti diversi. Windows 10 è stato un baluardo di stabilità in un periodo di profondo cambiamento, ma non è pensato per il presente, né tantomeno per il futuro.
26 ottobre 2025: uno scenario possibile
L’ipotetico Sig. Rossi ha ignorato i consigli di Vencato-ITC.
Non ha voluto sostituire i PC nella sua infrastruttura perché “tanto funzionano ancora”.
Quella mattina, Microsoft scopre una vulnerabilità zero day estremamente grave.
Su Windows 11, la patch viene distribuita subito come aggiornamento critico.
Su Windows 10? Nulla.
La falla resta aperta. Il sistema diventa una facile preda. E questo è solo il primo giorno.
Entro pochi mesi, il tasso di infezione su Windows 10 salirà fino al 300% rispetto ai sistemi supportati, secondo dati reali già osservati al termine del supporto di Windows XP e 7.
E più dispositivi resteranno attivi su questa piattaforma non aggiornata, più diventeranno obiettivi appetibili per chi ha interesse a sfruttare queste falle.
La sicurezza prima di tutto
Oltre ai rischi informatici, restare su un sistema operativo non aggiornato significa violare le linee guida minime di sicurezza, con possibili implicazioni anche per la conformità al GDPR.
In un’epoca in cui i dati sono il cuore delle imprese, trascurare questi aspetti non è più un’opzione.
Ecco perché noi di Vencato-ITC, per migliorare la sicurezza di tutti i nostri clienti con contratto MSP Silver, abbiamo già aggiornato i dispositivi compatibili a Windows 11 e attivato BitLocker per la protezione dei dati.
Sui PC più datati — spesso non compatibili nemmeno con BitLocker — abbiamo suggerito la sostituzione senza mezzi termini, perché la sicurezza viene prima di tutto.
Perché aspettare è un rischio, non un risparmio
Rimandare l’aggiornamento a un sistema operativo moderno può sembrare una scelta prudente o economicamente sensata. Ma nella realtà, ogni giorno che passa con Windows 10 dopo ottobre 2025 è un passo ulteriore verso l’esposizione. Le minacce informatiche non si limitano a grandi aziende o infrastrutture governative: sempre più spesso colpiscono le PMI, che vengono viste come bersagli “facili” perché meno protette.
Inoltre, un attacco informatico non si limita a generare disagi temporanei: può significare perdita di dati sensibili, fermo operativo, sanzioni per mancata conformità, danni reputazionali e, nei casi peggiori, conseguenze legali.
Oggi un sistema non aggiornato è anche un sistema non conforme, e nessuna assicurazione potrà coprire un danno causato da una scelta evitabile.
Affidarsi a un partner come Vencato-ITC significa non solo aggiornare i dispositivi, ma anche fare scelte strategiche, orientate alla sostenibilità digitale e alla crescita.
La sicurezza non è più un costo: è un elemento essenziale della competitività.
Windows 11 non ci convince?
Diciamolo chiaramente: Windows 11 non è esattamente il migliore amico della privacy (non che molti altri sistemi operativi lo siano nel 2025).
Microsoft prende spesso decisioni unilaterali, a volte controverse, che lasciano poco spazio di manovra agli utenti.
Ma nel bene o nel male, sono loro i padroni di casa nel mondo del software: dettano i tempi, le regole e gli standard del settore, sia per il business che per il privato.
Possiamo non approvare tutto, ma dobbiamo prenderne atto. E, soprattutto, dobbiamo adattarci con lucidità per restare competitivi e protetti.
E tu, sei pronto al cambiamento?
Ottobre non è poi così lontano.
Ogni mese passato su Windows 10 è un mese in cui la tua infrastruttura è un po’ più esposta.
Noi siamo pronti ad aiutarti con un check-up gratuito e personalizzato della tua rete, per guidarti in una transizione semplice, sicura e conforme.
Contattaci oggi stesso per non rimanere indietro.
Prepara la tua azienda a salutare Windows 10 come si fa con un dipendente che va in pensione: con infinita gratitudine… ma anche senza rimpianti.